Comunicato Stampa FISH nazionale

Attende ancora l’approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni, lo schema di Decreto Ministeriale che aggiorna le tariffe per l’assistenza specialistica ambulatoriale e protesica, perfezionando il Decreto del Presidente del Consiglio del 2017 che aveva ridefinito e aggiornato i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e sostituendo appunto i vecchi tariffari per la specialistica ambulatoriale e per quella protesica.

Di fronte a questa inaccettabile impasse, prende ora posizione la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), con le parole del proprio presidente Vincenzo Falabella, che dichiara: «Sono passati addirittura cinque anni dal Decreto del Presidente del Consiglio sui nuovi LEA, ma ancora oggi i cittadini e le cittadine con disabilità ne attendono la piena attuazione. Stiamo dunque continuando a perdere tempo prezioso per garantire la salute e il diritto di cittadinanza delle persone con disabilità. E c’è poi l’aspetto della disabilità causata da malattie croniche e rare, il cui decorso è estremamente veloce e gli esiti molto invalidanti».

«Va per altro considerato – aggiunge Falabella – che nella bozza di Decreto Ministeriale da noi esaminata, permangono alcuni problemi non trascurabili. Uno per tutti quello riguardante i disturbi dello spettro autistico per i quali gli interventi previsto sono solo quelli in ambito di psicomotricità e di logopedia, dimenticando quanto previsto da Leggi e Linee Guida approvate già da molti anni. Nel ribadire quindi che per molte persone con disabilità l’accesso agevolato agli ausili e ai presidi diviene fondamentale e di garanzia per il loro diritto di cittadinanza, chiediamo alla Conferenza Stato-Regioni di affrontare rapidamente le varie criticità del Decreto e di approvarlo senza perdere più tempo, per garantire innanzitutto un’erogazione uniforme delle prestazioni su tutto il territorio nazionale».

«Sono ormai troppi anni – conclude il Presidente della FISH – che i cittadini e le cittadine del nostro Paese attendono di ottenere quelle prestazioni riconosciute essenziali, per garantire la salute, sia a livello individuale che collettivo. Ora dunque che il testo è arrivato alla Conferenza Stato-Regioni ci aspettiamo che tutto si definisca in tempi rapidi, perché è impensabile rallentare ulteriormente un provvedimento che deve invece diventare attuativo con estrema urgenza».

Gaetano De Monte

Ufficio Stampa